martedì 1 novembre 2016

Step 12: Il Tenné in Cucina

È provato scientificamente che il nostro cervello associa al colore dei cibi sensazioni positive o negative secondo un “pregresso mentale” che ci lega a sensazioni gradevoli o spiacevoli vissute nel passato; quando un alimento si presenta di un colore diverso da quello a cui siamo abituati subito veniamo investiti da una sensazione di diffidenza e talvolta di disgusto. La tonalità, quindi, diventa segnale di pericolo e ci fornisce indicazioni primarie sul cibo: se un frutto è verde è acerbo, se ha un bel colore è maturo e se invece tende al marrone è marcio.
Dunque, tutti i colori che possiamo ritrovare nei cibi, ciascuno con le proprie caratteristiche, sono in grado di esercitare un impatto diverso sul nostro organismo. Ad esempio, chi ha problemi di digestione dovrebbe optare per alimenti tendenti all’arancione, colore energetico che favorisce l’assimilazione della pietanza stessa, e sul giallo, che agevola la produzione di succhi gastrici e riduce i gonfiori addominali; il marrone dorato, tipico delle torte appena sfornate, è invece un colore appetitoso.

Di seguito, indichiamo una ricetta di un dolce piemontese che presenta queste tre tonalità insieme, dando origine ad una tinta prossima al tenné!



MARRON GLACÉ
marron glacé sono una particolare lavorazione pasticcera della castagna (in particolare della varietà denominata marronesciroppata e poi coperta da una glassa di zuccheroI tempi di realizzazione casalinga sono piuttosto lunghi (si parla di attendere 4 giorni prima di poterle gustare!), ma il risultato sarà più che gustoso!

Porzioni: per 6 persone

Ingredienti:
  • 1 kg. di marroni
  • 1,5 kg. di zucchero semolato
  • 1,5 litri d'acqua
  • zucchero a velo (facoltativo)
Preparazione:
  1. Incidete le castagne per tutta la circonferenza e mettetele a bagno per una notte, in questo modo sarà più facile togliere la buccia e la pelle.
  2. Il giorno dopo portate ad ebollizione una pentola con l’acqua e mettete dentro le castagne, non di più di 10/15 e fate cuocere per un paio di minuti da quando inizia a bollire.
  3. Ora con molta pazienza togliete la buccia e la pellicina facendo attenzione a non rovinare le castagne.
  4. Finito di pulirle tutte rimettete a bollire l’acqua e continuate con le altre.
  5. Se vedete che la pellicina non si riesce a togliere mettete un pentolino con acqua a bollire e tuffate le castagne per pochi minuti in questo modo verrà via meglio. (Non usate l’acqua che avete cotto le castagne perché tingerebbe la castagna di scuro.)
  6. Ora raggruppate tutte le castagne e mettetele in un cestello per cuocere a vapore e fatele lessare per circa 10 minuti fino a quando con uno stecchino riuscite a trafiggerle.
  7. Togliete il cestello e passate le castagne in acqua tiepida per fermare la cottura.
  8. Ora preparate lo sciroppo: mettete in un 1,2 litri d’acqua 900 grammi di zucchero  e fatelo sciogliere. Quando avrà preso il bollore mettete le castagne sempre dentro il cestello e fate cuocere per 4 minuti da quando prende il bollore. (Mi raccomando non deve bollire forte altrimenti romperebbe tutte le castagne.)
  9. Lasciare le castagne raffreddare nello sciroppo per 24 ore e ripetere l’operazione per altre 3 volte, quindi ci vorranno 3 giorni.
  10. Noterete, il secondo o terzo giorno, che lo sciroppo non coprirà più le castagne quindi aggiungete lo zucchero restante e 300 ml di acqua.
  11. Dopo il terzo giorno estraete le castagne e fatele asciugare sopra un foglio di carta forno.

      Ora potete:
  • o lasciarle così e metterle nei pirottini;
  • o in una ciotola mettere due o tre cucchiai di zucchero a velo e uno o due cucchiai di
    sciroppo delle castagne, girare bene e con un pennellino spennellare le castagne in questo modo saranno più lucide e dolci.

Consiglio: Ponete i marron glace’ fatti in casa in una scatola di latta per una migliore e più lunga conservazione!



E per accompagnamento al dolce, proponiamo un rum... tenné!



Si sa che il rum (rhum o ron) è l'acquavite ottenuta dalla distillazione della melassa della canna da zucchero. A seconda del metodo di preparazione, le tipologie variano dal bianco all'oro, allo scuro, dall'invecchiato allo speziato o ancora al premium e super premium.
In particolare, l'azienda vinicola australiana Lou Miranda Estate produce una varietà di rum liquoroso "tawny", proprio per la sua tinta, detto 'Leone' :
Etichetta del rum "tawny"
 prodotto dall'azienda Lou Miranda Estate

Tradizionale aspetto del rum

Nessun commento:

Posta un commento