mercoledì 30 novembre 2016

Step 19: L'Anatomia del Tenné

Analizzeremo per una volta il tenné in un modo completamente diverso, ci spingeremo oltre per scoprire il vero cuore del colore; eseguiremo una vera e propria autopsia... narrativa!

Una prima analisi puramente etimologica ci dice che il nome deriva dal francese tané (tanno), ovvero la corteccia di quercia, impiegata nella concia del cuoio. Questo però era già noto (si veda il post sul Mito)! Chi è davvero Tenné? Quali sono le sue origini?


In un gran blasone, ben lucido e decorato,
Tenné si mostrò in un tempo piuttosto passato...
Inghilterra
E non fu certo quello l'unico esemplare:
da lì molti stemmi così tinti s'accinsero a fare!

Ma ogni Paese una sua sfumatura gli rese;
l'onesto Tenné sì questo lo concese.
Stati Uniti d'America

Francia            



Sud Africa














E subito s'espanse la sua fama smisurata
da divenir ufficiale tintura blasonata.

Da tanti e per tanto inspiegabilmente sminuito,
nuovo color catalogato è stato definito!

CODICE HEX: #cd5700

E colorito di molti uccelli venne classificato,
ma ad uno in particolare è stato assegnato...
Mio caro Tenné, senza fine sfortunato sarai,
sfumatura dell'allocco per sempre rimarrai!

mercoledì 23 novembre 2016

SOS Van Gogh

Un curioso articolo del febbraio 2011 de "La Stampa" (qui la versione integrale: Il giallo di Van Gogh) riporta un fatto piuttosto interessante quanto probabilmente preoccupante...

Uno studio internazionale avrebbe scoperto che il giallo brillante dei dipinti di Van Gogh rischia di 'spegnersi': il pigmento usato dal pittore e' particolarmente suscettibile alla riduzione, e quindi all'imbrunimento, per cause ancora non del tutto chiarite. Certamente è noto che i gialli a base di cromato di piombo (giallo cromo), la cui formula è PbCrO4, hanno scarsa stabilità chimica che si manifesta nel tempo con un marcato imbrunimento appunto. Si punta adesso a comprendere quali condizioni favoriscano il processo e le possibilità di rallentarlo, contando sul fatto che non tutti i dipinti di Van Gogh hanno subito la stessa alterazione: ad esempio nella serie dei Girasoli la versione conservata presso la National Gallery di Londra mantiene le tonalità vibranti del giallo non alterato mentre la versione del Van Gogh Museum di Amsterdam presenta un marcato viraggio al marrone.


Vincent Van Gogh, Vaso con quindici girasoli, 1888,
olio su tela, 92.1 x 73 cm,
 LondraNational Gallery


Una domanda, leggermente azzardata ma lecita, sorge spontanea: e se un giorno questi girasoli divenissero tenné?

domenica 20 novembre 2016

Step 18: Il Tenné nelle Arti pittoriche

Non poteva mancare un riferimento al tenné nella pittura.
La scelta è ricaduta su un'opera di Joseph Wright of Derby, "Ritratto di una ragazza con un vestito colorato tenné". Il quadro è un dipinto ad olio su tela, di dimensioni 122 x 99 cm, che mostra la nostra tinta in primo piano, sottolineata dal contrastro tra luce e buio, come colore dell'abito della ragazza. Purtroppo il dipinto non è accessibile al pubblico, in quanto facente parte di una collezione privata.
[ Per approfondimenti visitate il sito Wahooart ] 



Autore:  Joseph Wright of Derby
Titolo del dipinto:  Portrait of a Girl in a Tawny-Colored Dress (Ritratto di una ragazza con un vestito colorato tenné)
Anno di esecuzione:  c.1780 
Luogo di esposizione collezione privata

giovedì 17 novembre 2016

Step 17: Il Tenné nel Brevetto

Tocca ora andare alla scoperta del nostro colore in un brevetto, ovvero in un vero e proprio titolo che tutela e valorizza un’innovazione tecnica, un prodotto o un processo che fornisce una nuova soluzione a un determinato problema tecnico. 


Ebbene, l'invenzione a cui vogliamo riferirci riguarda delle lenti polarizzate di un colore tenné, resistenti alla luce blu (le cui comuni fonti sono la luce al neon, quella degli schermi dei computer o delle lampade alogene a mercurio), create tramite la combinazione di un filtro ottico e di una pellicola polarizzante.
Oltre ad assumere questo particolare colore, la lente può efficacemente impedire la penetrazione di raggi di luce con una lunghezza d'onda variabile da 380 a 500 nanometri ed è dunque in grado di ridurre i danni della luce blu per gli occhi e di prevenire malattie dell'occhio come cataratta e malattie nell'area maculare della retina. Inoltre, la pellicola polarizzante combinata può prevenire efficientemente l'abbagliamento e rendere chiaro il campo di visione. Le lenti sono particolarmente adatte per le persone che hanno subito un intervento di cataratta,  che hanno una storia di malattia degenerativa maculare, che vengono curate dopo una chirurgia laser, o che soffrono di pseudomiopia, che svolgono frequente attività all'aria aperta, che vivono in zone con elevata luce solare, o ancora che fanno un uso eccessivo del computer o simili. 
Veniamo ora a qualche dato tecnico:

Inventore:  陈宇翔 (Chen Yuxiang)

Data di pubblicazione:  18 agosto 2010

Numero di pubblicazione:  CN101806960 A

Data di registrazione:  15 aprile 2010 


Per ulteriori approfondimenti, si rimanda a Brevetto lenti

mercoledì 16 novembre 2016

Step 16: Il Tenné nel Design

Proseguendo sul tema dei notevoli effetti che il colore induce nella psiche umana attraverso tutte le sue manifestazioni, è giunto il momento di addentrarci nel mondo del design, sempre con l'intento di trovare un riferimento al tenné.

A tal proposito scopriamo l'azienda australiana di Melbourne "Ni.ni.creative", nata nel 2014 e gestita dall'interior designer e stilista Nina Provan, e Nick Rennie, product designer affiliato con le note aziende internazionali di mobili Normann Copenhagen e Ligne Roset. Un interesse comune condiviso tra i due è l'amore per ciò che proviene dal Giappone - dall'approccio design minimalista alla selezione e all'utilizzo di materiali tramite dettagli precisi.
Come parte della sua prima collezione, "Ni.ni.creative" ha lanciato nel 2015 la serie di cuscini 'Tab' e 'Kumo' in una gamma di pelli e tessuti provenienti da aziende olandesi e danesi, Febrik e Kvadrat. 
Il CUSCINO KUMO è ciò che ci interessa! 
Difatti, si tratta della federa di un cuscino quadrato di qualità in pelle e tessuto fatti a mano. Progettato e realizzato a Melbourne, l'oggetto risulterà la decorazione perfetta per poltrone, divani o letti. Entrambi i lati del cuscino, che assume le dimensioni di ca. 45 cm, sono progettati per essere utilizzati come parte anteriore o posteriore, ma uno è in pelle del nostro colore tenné e l'altro in tessuto "febrik" importato dai Paesi Bassi. Acquistare la federa non è neanche troppo oneroso... $190 (pari a 133 €)!
Cuscino Kumo, fronte tenné
Cuscino Kumo, visione di entrambi i lati

domenica 13 novembre 2016

Step 15: Il Tenné nella Pubblicità

Anche nei manifesti pubblicitari e di propaganda gioca un ruolo importante il colore. Di seguito, ne riportiamo alcuni in cui è presente il tenné in tutte le sue sfumature (la selezione ha voluto escludere gli spot pubblicitari televisivi, youtube e i social).


Triple sec "Guillot" , 1920
Manifesto propagandistico del programma spaziale Socialista Sovietico (CCCP) , anni 1958 -1963.
Recita: " Gloria al popolo Sovietico - pioniere dello spazio "

Sigarette turche "Murad" , 1918
Olio "Fratelli Carli" , 1932

L' "European Fasd Alliance" contro il consumo di alcol durante la gravidanza , 2014
Rum "Zacapa" , 2013

Amaro "Isolabella", realizzazione di Gino Boccasile , 1940
Porto "Le Souverain" , di Paul Pelgé, ca. 1900, Bordeaux

venerdì 11 novembre 2016

Step 14: Il Tenné nella Chimica

Anche nel mondo vasto e preciso della chimica, il colore è presente in tutte le sue tonalità sotto forma di pigmenti, organici, inorganici, naturali o sintetici.
Scopriremo dunque sfumature di tenné... chimiche!

Oggi, grazie alla tecnologia, è possibile ottenere ogni colore e tonalità immaginabile. Ma ritornando indietro nel tempo si scopre come fosse difficile ottenere il colore giusto: nell'800 artisti e pittori si lanciavano in vere e proprie imprese per ottenere i pigmenti ideali per le proprie opere. La maggior parte di quanto conosciamo ora del loro uso in campo artistico è dovuto al lavoro di Edward Forbes, storico e direttore del Fogg Art Museum, il quale viaggiò per tutto il mondo catalogando e recuperando pigmenti di colore originale per autenticare antichi dipinti italiani. La sua collezione è arrivata a raccogliere più di 2,500 pigmenti! Per le tonalità che ci interessano, si va dal Marrone Mummia, una resina marrone estratta dalle bende delle mummie, fino al Legno Brasiliano, ottenuto dal pigmento di origine vegetale Brasilin (brasilina in italiano), presente nei tronchi, che dà quella particolare tonalità di marrone tendente al rosso; esso è anche il colorante che dà quel colore unico a violini, archi e mobili di altissima qualità. 






La sua formula bruta è : 
C16H14O5 






A proposito di arte, tra i pigmenti pittorici in polvere, puri o meno, ottenuti dunque naturalmente o artificialmente, ci preme annoverarne qualcuno dalla lista di Pigmenti.net. Pur non essendo presente il tenné, diverse sfumature gli si avvicinano:


ARANCIO DI MARTE

Tipo : Pigmento inorganico minerale sintetico
Formula : Fe2O3 * nH2O + Al2O3




TERRA DI SIENA BRUCIATA

Tipo : Pigmento minerale inorganico naturale 

Composizione : Ossido di ferro, silicati argillosi e impurità 

Formula : Fe2O3 * nH2O + Al2O3 (60%) manganese diossido (1%)


Dal sito Belle Arti il pigmento per artisti in polvere "terra di siena bruciata" appare così:

I pigmenti possono anche essere utilizzati nel campo dell'artigianato
Pigmento "Tenné"
prodotto dall'industria Degussa

Ad esempio, essi vengono applicati su terracotta, oggetti di ceramica o bisque; hanno l'aspetto della seta, se lasciati non smaltati, altrimenti intensificheranno di colore. Durante il loro processo di cottura, i colori si fondono donando al materiale purezza, intensità e brillantezza.
La Evonik Degussa, nota più semplicemente come Degussa, è un'industria chimica tedesca che produce proprio questo tipo di pigmenti. Quello tenné risulta avere l'aspetto in figura.




OSSIDAZIONE

In generale, l'ossidazione indica la reazione diretta di un elemento o di un composto con l'ossigeno.
Nei metalli, questo comune processo porta alla formazione, sulla loro superficie, della cosiddetta ruggine, un composto di sostanze fra le quali prevalgono ossidi, idrossidi ed ossidi idrati di ferro a diverso stato di ossidazione; la sua colorazione è bruno-rossastra.
La formula chimica della reazione che vede coinvolti Fe e H2O è la seguente:
3Fe + 4H2O → Fe3O4 + 4H2
Il meccanismo di formazione della ruggine coinvolge reazioni chimiche con il biossido di carbonio, l'umidità, l'ossigeno dell'aria e l'anidride solforosa. Ecco come può presentarsi:
Aspetto della ruggine

Proprio dall'ossido di ferro, componente principale della ruggine, avente formula bruta Fe2O3 , si estraggono numerosi pigmenti naturali, ma esso viene anche venduto da diverse aziende sotto le più svariate tinte.

La ditta SIOF, a titolo di esempio, produce pigmenti inorganici per la colorazione, ossidi di ferro sintetici e naturali, avvalendosi di proprie tecnologie negli stabilimenti di Pozzolo Formigaro (AL) e Verona. 

Nel suo catalogo di ossidi sintetici giallo-brunisegnaliamo quello arancio; tra i rossiquello rosso chiaro micronizzato.






Nei cibi, così come nelle piante, invece, il processo si verifica, nella maggior parte dei casi, a causa dell'esposizione di questi all'aria (ossigeno) o per gli effetti del calore o della luce. 
Mela ossidata
In particolare, nella frutta e nella verdura, l'ossidazione enzimatica dei polifenoli, molecole organiche naturali, ne causa l'imbrunimento: come nelle foglie d'autunno, le sostanze perdono clorofilla acquisendo le sfumature giallo-rosse dei carotenoidi residui, classe di pigmenti vegetali di natura lipidica, di cui i più comuni sono il caroteneC40Hx, pigmento che conferisce colorazione rossa o arancio, la luteinaC₄₀H₅₆O₂, che dona il giallo a frutta e verdura, e il licopeneC40H56, pigmento rosso responsabile del colore dei pomodori.
Foglie nei diversi stati di ossidazione 






MINERALI

In mineralogia, ci è d'obbligo ricordare il gruppo di nesosilicati, detto granato, a cui è solitamente associata l'idea di una pietra preziosa di colore rosso più o meno cupo: in realtà esso si presenta in una serie molto più varia di colori che va dal viola al rosa, dall'arancione al giallo, dal verde al marrone, dal nero all'incolore.

Di specifica importanza per noi è l'essonite, minerale che appartiene al gruppo del granato grossularia, caratteristico della Val di Susa, in Piemonte.
Mentre la maggior parte dei granati grossularia è verde, l'essonite di solito ha un colore arancio-marrone, che le ha valso il soprannome di "pietra cannella", ma la sua gamma di di sfumature varia dal miele-giallo ad arancio-bruno fino al rosso-bruno; una delle sue caratteristiche distintive è infatti l'effetto chiamato "
mescolanza". 

Pigmenti naturali vengono estratti direttamente dal minerale, avente formula bruta: Ca3Al2(SiO4)3


Fragmento di essonite

Anche l'ocra gialla è un preciso pigmento naturale costituto da argilla contenente goethite, minerale costituito da idrossido di ferro, (formula chimica: α-FeO(OH) ), di colore giallo-bruno, e/o lepidocrite, minerale di color marrone-rossastro (formula: γ-FeO(OH) ), e, talvolta, jarosite, minerale contenente potassio, a volte sostituito dal sodio (formula: KFe3+3(SO4)2(OH)6 ). Per un'immagine, cliccate sui nomi dei minerali.

martedì 8 novembre 2016

Step 13: Il Tenné nel Fumetto

Entriamo adesso nel mondo del fumetto per cercare di scoprire se esiste una vignetta che illustri, in senso descrittivo, la presenza del tenné. La risposta è certamente affermativa!

Nell'edizione (inglese) "Holiday Special" del fumetto MARVEL (Holiday Magazine) del 2014, pubblicato dalla nota casa editrice Marvel Comics, compare una citazione del nostro colore (tawny in lingua originale).

La vignetta, in particolare, è tratta da una scena dei "Fantastici Quattro", fumetto creato da Stan Lee (per i testi) e da Jack Kirby (per i disegni) nel 1961, per la casa editrice sopra citata. I personaggi principali sono quattro: Reed Richards (Mister Fantastic), con l'abilità di allungare o modificare in qualsiasi cosa voglia ogni parte del suo corpo, detto anche l’uomo di gomma; Ben Grimm (la Cosa), che ha il dono di una forza smisurata; Johnny Storm (la Torcia Umana), il cui superpotere è la capacità di volare e di infiammarsi, di avere controllo sul fuoco tanto da poterne creare oggetti; Sue Storm (la Donna Invisibile), capace di diventare invisibile oltre che di creare campi di forza invisibili.


Nella scena, è descritta una situazione di tensione tra la Cosa e la Torcia Umana (di seguito la traduzione) :
" La tentazione di un'imprecazione lui la teneva stretta fra i denti, e il fumo gli circondava la testa come una ghirlanda. Aveva una faccia di pietra e un corpo per lo più di color tenné che si agitò quando gridò, :"DIO D*****, JOHNNY!" " 


E ancora, il nostro colore (sempre in lingua inglese, tawny) è presente in una vignetta di "Calvin & Hobbes", striscia a fumetti ideata e realizzata dal disegnatore statunitense Bill Watterson, che narra le avventure di Calvin, un bambino di sei anni dall'immaginazione inarrestabile, e di Hobbes, la sua tigre di pezza. Il personaggio di Hobbes è disegnato in due modi diversi: con Calvin è un personaggio che vive, parla e agisce, mentre con gli altri - che non lo vedono attraverso la fantasia di Calvin - è una normalissima tigre di pezza inanimata. La striscia è stata pubblicata sui quotidiani statunitensi dal novembre 1985 al dicembre 1995 comparendo su 2.400 pubblicazioni diverse.
La strip (striscia) è datata 29 maggio 1990 (purtroppo la traduzione letterale non rende la comicità) :
" Contraendo la coda a ciuffi, una calda pancia color tenné: una tigre stanca. "
" ..Un haiku allitterativo composto da Calvin. Grazie, grazie."
" Diamine. " 
           

martedì 1 novembre 2016

Step 12: Il Tenné in Cucina

È provato scientificamente che il nostro cervello associa al colore dei cibi sensazioni positive o negative secondo un “pregresso mentale” che ci lega a sensazioni gradevoli o spiacevoli vissute nel passato; quando un alimento si presenta di un colore diverso da quello a cui siamo abituati subito veniamo investiti da una sensazione di diffidenza e talvolta di disgusto. La tonalità, quindi, diventa segnale di pericolo e ci fornisce indicazioni primarie sul cibo: se un frutto è verde è acerbo, se ha un bel colore è maturo e se invece tende al marrone è marcio.
Dunque, tutti i colori che possiamo ritrovare nei cibi, ciascuno con le proprie caratteristiche, sono in grado di esercitare un impatto diverso sul nostro organismo. Ad esempio, chi ha problemi di digestione dovrebbe optare per alimenti tendenti all’arancione, colore energetico che favorisce l’assimilazione della pietanza stessa, e sul giallo, che agevola la produzione di succhi gastrici e riduce i gonfiori addominali; il marrone dorato, tipico delle torte appena sfornate, è invece un colore appetitoso.

Di seguito, indichiamo una ricetta di un dolce piemontese che presenta queste tre tonalità insieme, dando origine ad una tinta prossima al tenné!



MARRON GLACÉ
marron glacé sono una particolare lavorazione pasticcera della castagna (in particolare della varietà denominata marronesciroppata e poi coperta da una glassa di zuccheroI tempi di realizzazione casalinga sono piuttosto lunghi (si parla di attendere 4 giorni prima di poterle gustare!), ma il risultato sarà più che gustoso!

Porzioni: per 6 persone

Ingredienti:
  • 1 kg. di marroni
  • 1,5 kg. di zucchero semolato
  • 1,5 litri d'acqua
  • zucchero a velo (facoltativo)
Preparazione:
  1. Incidete le castagne per tutta la circonferenza e mettetele a bagno per una notte, in questo modo sarà più facile togliere la buccia e la pelle.
  2. Il giorno dopo portate ad ebollizione una pentola con l’acqua e mettete dentro le castagne, non di più di 10/15 e fate cuocere per un paio di minuti da quando inizia a bollire.
  3. Ora con molta pazienza togliete la buccia e la pellicina facendo attenzione a non rovinare le castagne.
  4. Finito di pulirle tutte rimettete a bollire l’acqua e continuate con le altre.
  5. Se vedete che la pellicina non si riesce a togliere mettete un pentolino con acqua a bollire e tuffate le castagne per pochi minuti in questo modo verrà via meglio. (Non usate l’acqua che avete cotto le castagne perché tingerebbe la castagna di scuro.)
  6. Ora raggruppate tutte le castagne e mettetele in un cestello per cuocere a vapore e fatele lessare per circa 10 minuti fino a quando con uno stecchino riuscite a trafiggerle.
  7. Togliete il cestello e passate le castagne in acqua tiepida per fermare la cottura.
  8. Ora preparate lo sciroppo: mettete in un 1,2 litri d’acqua 900 grammi di zucchero  e fatelo sciogliere. Quando avrà preso il bollore mettete le castagne sempre dentro il cestello e fate cuocere per 4 minuti da quando prende il bollore. (Mi raccomando non deve bollire forte altrimenti romperebbe tutte le castagne.)
  9. Lasciare le castagne raffreddare nello sciroppo per 24 ore e ripetere l’operazione per altre 3 volte, quindi ci vorranno 3 giorni.
  10. Noterete, il secondo o terzo giorno, che lo sciroppo non coprirà più le castagne quindi aggiungete lo zucchero restante e 300 ml di acqua.
  11. Dopo il terzo giorno estraete le castagne e fatele asciugare sopra un foglio di carta forno.

      Ora potete:
  • o lasciarle così e metterle nei pirottini;
  • o in una ciotola mettere due o tre cucchiai di zucchero a velo e uno o due cucchiai di
    sciroppo delle castagne, girare bene e con un pennellino spennellare le castagne in questo modo saranno più lucide e dolci.

Consiglio: Ponete i marron glace’ fatti in casa in una scatola di latta per una migliore e più lunga conservazione!



E per accompagnamento al dolce, proponiamo un rum... tenné!



Si sa che il rum (rhum o ron) è l'acquavite ottenuta dalla distillazione della melassa della canna da zucchero. A seconda del metodo di preparazione, le tipologie variano dal bianco all'oro, allo scuro, dall'invecchiato allo speziato o ancora al premium e super premium.
In particolare, l'azienda vinicola australiana Lou Miranda Estate produce una varietà di rum liquoroso "tawny", proprio per la sua tinta, detto 'Leone' :
Etichetta del rum "tawny"
 prodotto dall'azienda Lou Miranda Estate

Tradizionale aspetto del rum